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I lavoratori del legno recuperano 290 euro in busta paga. "L'efficacia del modello contrattuale 'a doppia pista' ha permesso di recuperare integralmente gli aumenti inflattivi al lordo dei costi energetici e difendere il salario. La cifra complessiva dell'aumento contrattuale ottenuto nel triennio (2023 -2025) dalle lavoratrici e dai lavoratori del settore Legno, mobile, sughero, boschivi e forestali dell'Industria è di 292,41 euro al parametro 140 (V livello)". A riferirlo sono i sindacati di settore Feneal, Filca e Fillea che sottolineano l'importanza di un risultato, "assolutamente non scontato di questi tempi". L'accordo coinvolge 200mila addetti e prevede che l'ultimo incremento verrà erogato a decorrere dal 1° gennaio 2025 e percepito con la busta paga di febbraio. "Siamo pienamente soddisfatti di quanto ottenuto", hanno proseguito i sindacati. "Con il nuovo accordo 2025 sui minimi, così come previsto dall'attuale contratto collettivo nazionale, viene recuperata anche l'inflazione del 2024, raro caso nel panorama dei rinnovi contrattuali sottoscritti in questi ultimi anni, senza erodere il potere d'acquisto dei lavoratori ma anzi aumentandolo". Un accordo contro l'inflazione. I lavoratori del legno recuperano 290 euro in busta paga. FOTO - La manifestazione a TeramoCCNL EDILIZIA, INTESA SUL RINNOVO
Per un 1 milione di addetti raggiunto accordo su salario. Recupero inflattivo dell’11% con aumento sui minimi del 18%. Landini: accordo positivo, confermato valore CCNL per funzione redistributiva e per relazioni industriali. Intesa raggiunta nella notte. I sindacati di categoria FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil e parti datoriali Ance, Legacoop, Confcooperative e Agci, hanno rinnovato la parte salariale del contratto collettivo nazionale di lavoro industria e cooperative dell’edilizia. Il contratto interessa oltre un milione di addetti. L’aumento salariale al secondo livello (operaio qualificato) è pari a 210,60 euro, diviso in tre tranche: 93,60 euro dal 1° febbraio e altre due tranche da 58,50 euro ciascuna dal 1° marzo 2026 e dal 1° marzo 2027, con un recupero inflattivo dell’11% e un aumento sui minimi del 18%. Il contratto avrà decorrenza dal 1° febbraio 2025 e scadrà il 30 giugno 2028. “Archiviata la parte economica – come scritto nell’accordo – c’è l’impegno di concludere entro il 28 febbraio 2025 sui temi rimasti ancora aperti: accordi su catalogo formativo nazionale, sorveglianza sanitaria, istanze del settore, premialità; denuncia unica edile ed F24 con lavori della Commissione entro sei mesi; trasferta nazionale; lavoro straordinario; non sovrapponibilità dei cicli contrattuali; prevedi; commissione classificazione. Di notevole interesse sarà la definizione della denuncia unica, trasferta ed FF24: elementi dirimenti sia in termini di semplificazione, che di ulteriore contrasto al lavoro irregolare”. “Questo accordo conferma il valore importante delle relazioni industriali del settore. Ancora una volta le parti sociali scelgono la strada della regolarità e legalità attraverso lo strumento delle casse edili - dichiarano le segreterie nazionali di Feneal, Filca, Fillea. Quindi, “con questa firma – spiegano Feneal, Filca e Fillea - siamo riusciti ad assicurare un aumento salariale davvero significativo agli addetti del settore, che consenta loro di tutelare e rafforzare il potere di acquisto”.Huffingtonpost - Articolo web - Un accordo contro l'inflazione
Il modello contrattuale "a doppia pista" ha permesso di compensare gli aumenti dei prezzi, a difesa del potere d'acquisto. I sindacati di categoria: "Assolutamente non scontato di questi tempi"
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Il modello contrattuale "a doppia pista" ha permesso di compensare gli aumenti dei prezzi, a difesa del potere d'acquisto. I sindacati di categoria: "Assolutamente non scontato di questi tempi".
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